Riordinando casa ho trovato una vecchia ricetta di nonna per la pizza, visti i tempi, per modernizzarla un po’ ho provato ad aggiungerci un po’ di digital.

Facciamo la pizza.

Ingredienti:

  • 450 gr di farina
  • 1/4 di litro di acqua
  • 1 cucchiaio di olio
  • 25g di lievito di birra
  • 1 bicchiere di digital
  • sale q.b.

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Procedimento:

  1. Disporre la farina a fontana
  2. impastare con la farina acqua e lievito
  3. aggiungere 1 cucchiaio di olio e un pizzico di sale
  4. impastare fino ad ottenere una palla liscia
  5. lasciare riposare (circa 1h)
  6. impastare nuovamente
  7. lasciare lievitare (minimo 45 minuti)
  8. stendere con il matterello fino ad ottenere una forma rotonda
  9. mettere in una teglia
  10. aggiungere la salsa di pomodoro ed il bicchiere di digital
  11. infornare per 15 minuti a 200 gradi
  12. aggiungere gli ingredienti desiderati
  13. infornare per altri 15 minuti a 200 gradi

Questa ricetta è infallibile. Peccato che nessuno che non abbia già fatto una pizza riuscirà ad ottenere un buon risultato la prima volta. Quali sono i punti davvero importanti per poter fare una buona pizza?

Ecco alcuni consigli:

La ricetta della nonna a volte non è la migliore

I forni sono cambiati, sono disponibili mille tipi di farine che possono aiutarci a fare una pizza più gustosa, possiamo usare metodi più evoluti per avere anche una maggiore attenzione verso la salute o gli sprechi, usare approcci più attenti agli sprechi, come nelle aziende si parla di lean e agile, lo stesso vale in cucina.

Nel playbook sulla digital transformation di Forrester si spiega come le strutture organizzative, i processi e le modalità di lavoro che si sono rivelate di successo in passato sono oggi le più grandi nemiche delle aziende nell’evoluzione digitale. Qui McKinsey parla di Disruption of the workforce, Disruption of core processes and priorities, Disruption of the budget.

Avere una buona ricetta non è sinonimo di successo se non si sa come usarla. 

Provare a fare la pizza la prima volta con un pizzaiolo esperto è sicuramente una buona idea, non avrà mai cucinato nella vostra cucina ma l’esperienza vi aiuterà ad evitare quantomeno gli errori più grossolani.

Il 74% dei business executive dichiara a Forrester che la propria azienda ha una digital strategy, solo il 15% dichiara che l’azienda ha le skill e le capacità di eseguirla.

Coinvolgere da principio tutti i nostri futuri commensali

È una strategia tanto ovvia quanto poco usata. La chiave è coinvolgerli tutti: potremo comprendere così al meglio i loro gusti o individuare delle intolleranze alimentari; inoltre, facendoli collaborare tra loro è probabile che arrivino a trovare una pizza che piace a tutti. Non ha senso proporre una pizza ai tartufi se vogliono una focaccia semplice.

La principale barriera nello sviluppo del digital è la presenza di silos organizzativi: secondo Altimeter tra le priorità a livello organizzativo per abilitare la digital transformation c’è la creazione di un team cross-funzionale.

La preparazione degli ingredienti è fondamentale 

Alcuni possiamo comprarli in corsa ma avere solo la farina non porterà certo ad un buon risultato, senza il lievito, l’acqua e tutti gli altri fondamentali attori di questo grande piatto.

Secondo McKinsey esistono 6 ingredienti chiave per la buona riuscita di un progetto di digital transformation: Strategy and innovation, Customer Decision Journey, Process Automation, Organization, Technology, Data and Analytics.
Qui con molte meno pretese 🙂 ho provato a mappare con un po’ di dettaglio gli impatti di un progetto di attivazione del social customer service dal punto di vista della governance.

Scegliere gli strumenti più adatti è davvero fondamentale

Certo, cambiare il proprio forno è un impatto in termini di tecnologia travolgente e che forse non avevamo pienamente considerato ma se abbiamo deciso di fare la pizza come si deve, dobbiamo essere pronti ad investire. Altre volte il problema non è il forno e non dobbiamo usarlo come scusa, spesso quello che abbiamo va bene, solo che lo stiamo usando alla temperatura sbagliata e magari con il grill attivo, che per la pizza non va bene.

Secondo IDC, lo spending in tecnologia da parte dei CMO entro il 2018 sarà di $32.3B con un CAGR del 12,4%. Nel 2012 Gartner ha detto che il marketing entro il 2017 avrebbe speso in tecnologia più dell’IT.

Dobbiamo sporcarci le mani ed avere la capacità di attendere

Dalla nonna ciò che dobbiamo davvero imparare è la pazienza. Avere la pazienza di impastare anche per 10 minuti buoni, sporcandoci le mani, che ci faranno anche un po’ male. Solo così potremo creare un impasto liscio, elastico, capace di non bucarsi quando viene steso ma di adattarsi al cambiamento.

Emanuele Quintarelli in questo interessante post parla, tra le altre cose, di quanto lungo e complicato sia internamente il percorso di cambiamento che l’azienda deve affrontare nell’abbracciare la trasformazione digitale. Una chiave per il cambiamento, nonché un nuovo ruolo per la consulenza secondo Emanuele, sta nel “facilitare la co-creazione e diffusione di modelli operativi finalmente capaci di rendere l’azienda più fluida e malleabile rispetto al cambiamento continuo a cui si troverà ogni giorno di fronte.”

Non dimenticare il condimento

Fare una pizza per poi non condirla è come fare un progetto di digital transformation e poi non trovare modi efficaci di coinvolgere le persone. Il condimento è fondamentale e secondo me un pizzico di olio piccante ci sta sempre bene.

Dobbiamo anche saperla raccontare bene

Soprattutto se abbiamo ospiti, è dimostrato che possiamo influenzare la percezione del gusto raccontando una bella storia. Magari non sarà perfetta ma se con trasparenza racconteremo l’impegno messo per realizzarla, la qualità degli ingredienti e saremo pronti ad accogliere consigli e critiche e a cambiare insieme ai commensali la nostra ricetta, avremo sicuramente successo.

Buon Appetito!

CC BY-NC-SA 4.0
Ricetta per pizza alla digital by Alessandro Fontana is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License.

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